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 TRE PAESI SENZA ESERCITO

In sintonia con la Dichiarazione del SUM
 gli Stati di Costa Rica, Panama e Haiti hanno eliminato i loro eserciti.
 

Il 1° Dicembre 1948, dopo una sanguinosa guerra civile, il presidente del governo provvisorio di Costa Rica, Pepe Figueres decretò l'abolizione delle forze armate. Le spese per gli armamenti sono state così dirottate sul sociale, soprattutto sul settore sanità e istruzione e, grazie a questo, quasi tutti sanno leggere e scrivere. Infatti il Costa Rica è oggi uno dei paesi con il più alto tasso di alfabetismo del mondo (94%), tasso altissimo soprattutto se si tiene conto che si tratta di un paese considerato in via di sviluppo.
In Costa Rica la durata media della vita è tra i 76 e i 78 anni, ossia ai livelli dei paesi industrializzati. Anche il suo indice di sviluppo umano che tenta di esprimere con un solo numero la realtà esistente in ciascun paese rispetto alla durata media della vita, al livello di istruzione e al reddito familiare, è molto alto, (0,848) se si tiene conto che l'indice più alto, quello del Canada è 0,960. Tutti questi dati parlano chiaro: per tutti i paesi, ma a maggior ragione per i paesi più poveri, eliminare l'esercito è il primo passo per iniziare a risolvere i problemi più elementari dei cittadini.
L'esperienza di Costa Rica non è rimasta circoscritta al piccolo paese dell'America Centrale ma, grazie all'attività di Oscar Arias, premio Nobel per la Pace, capo di una attivissima fondazione pacifista, si è allargata al paese confinante. Oscar Arias, presidente del Costa Rica dal 1986 al 1990, è riuscito infatti a convincere il governo di Panama ad eliminare le forze armate, creando così il confine più sicuro del mondo. Ma Oscar Arias non si è fermato lì, ha invitato i membri del congresso di Haiti a vedere come andavano le cose in Costa Rica e a Panama ed è riuscito a convincere il presidente Aristide, che tornava in patria dopo un lungo esilio, ad abolire le forze armate, tristemente famose per la loro brutalità e responsabili di ventisei colpi di stato.
L'eliminazione dell'esercito ha permesso a questi tre paesi di mettere la parola fine a tutte le atrocità commesse dai loro eserciti all'interno del paese: colpi di stato e feroci repressioni per sostenere regimi dittatoriali.

Abbiamo posto alcune domande alla sig.ra Coll, addetta culturale dell'ambasciata di Costa Rica a Roma:

NEL MONDO DI OGGI IL FATTO CHE OGNI STATO ABBIA UN ESERCITO VIENE MOTIVATO CON LA NECESSITA' DELLA DIFESA. IL SUO PAESE COME AFFRONTA QUESTO PROBLEMA, COME SI DIFENDE DA EVENTUALI AGGRESSIONI?

"Il fatto di non avere un esercito può sembrare una debolezza, mentre in realtà è una forza. L'esercito non è una difesa, ma una porta aperta all'aggressione.
Tutte le guerre alla fine si concludono con un accordo di pace: non è necessario spargere sangue per arrivare all'accordo. È meglio un cattivo accordo che un buon litigio".

COSA PENSANO I GIOVANI COSTARICANI DELLA DEMILITARIZZAZIONE DEL LORO PAESE?

"Il nostro esercito è fatto di professori. Essi trasmettono ai giovani l'orgoglio di vivere in un paese senza esercito. Il giorno della festa nazionale sono le scuole che fanno la sfilata".

 

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